E-commerce: una crescita esponenziale che incoraggia gli investimenti nel digitale
I dati figli della pandemia analizzati dall’Osservatorio e-commerce b2c portano il canale digitale in pole position.
Le imprese, piccole e grandi, devono fare i conti con la revisione dei tradizionali canali di vendita e di distribuzione. La vendita online b2c ha riscosso un grande successo ed è destinata a crescere sempre più. Ecco i dati 2020 esposti dall’Osservatorio e-commerce b2c della School of Management e pratiche soluzioni dedicate a chi vuole vendere i propri prodotti anche in Europa.
E commerce Europa: una crescita dal sapore tutt’altro che provvisorio
Oggi il digitale rappresenta un grande motore di generazione dei consumi, risultato favorito sì dal lockdown – che ha costretto tutti a restare a casa e a fare acquisti esclusivamente online -, ma anche dalle immense possibilità che questo canale offre a venditori e consumatori.
I dati esposti dall’Osservatorio e-commerce b2c – promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm – sottolineano quanto questo business sia destinato a crescere sempre di più. Nel 2020 l’incremento delle vendite di prodotti online fa registrare un + 26% rispetto al dato 2019. Ben 4,7 miliardi di euro in più rispetto alle cifre registrate nell’anno precedente, per un ricavo totale per le vendite online B2C – per l’anno 2020 – pari a 2,7 miliardi di euro.
In questo panorama bisogna però precisare che la crescita del canale digitale ha seguito processi differenti. I settori che già registravano ottimi risultati prima della pandemia, sono cresciuti con un tasso elevato, ma sotto la media. Ne rendono un chiaro esempio i dati relativi alle vendite di beni informatici e tecnologici con un ricavo pari a 6 miliardi di euro (+ 18%); il settore abbigliamento, che vale 3,9 miliardi di euro (+ 21%) e l’editoria per un valore pari a 1,2 miliardi di euro (+16%).
I settori per i quali, invece, si rileva una crescita esponenziale sono i nuovi mercati, con 2,5 miliardi di euro e un + 56%.
Da secondario a principale: il digitale conquista la fiducia dei consumatori
“L’e-commerce dopo esser stato per anni secondario, ha acquisito un ruolo determinante nella progettazione delle strategie di vendita e di integrazione con i consumatori”.
Sono le parole che Riccardo Mangiaracina, responsabile dell’Osservatorio, pronuncia a corredo dei dati rilevati e presentati. Non c’è nulla di più vero e palese: il commercio online ha definito il suo spazio ed ha pian piano conquistato tutti i consumatori.
Si tratta però di conquiste che plasmano l’intero sistema digitale; il lockdown ha fatto sì che i consumatori si affidassero ai canali online per compiere acquisti. Ciò ha contribuito ad aumentare la fiducia delle persone verso il digitale e a consentire loro di acquisire più dimestichezza con i pagamenti online.
Tutto questo porta l’e-commerce b2c ad incidere notevolmente sul totale delle vendite al dettaglio, passando dal 6 all’8%.
Piovono iniziative di vendita online: da Bookdealer ad Amazon
I settori retail devono fare i conti con un processo di rinnovamento; bisogna abbandonare i modelli di business tradizionali e puntare sull’investimento digitale.
Proprio negli ultimi mesi, sono nate diverse iniziative volte a sostenere l’ingresso di grandi e piccoli rivenditori al business online.
Ecco qualche esempio.
Il 27 agosto 2020 nasce Bookdealer; una piattaforma digitale ispirata al progetto americano Bookshop e nata dalle menti di Leonardo Taiuti e Mattia Garavaglia, un imprenditore e un libraio. Bookdealer è dedicato a chi possiede una libreria fisica in paese o in città e vuole proporre i suoi libri a una platea di consumatori digitali.
Su Bookdealer il consumatore può scegliere tra due percorsi di acquisto per cercare la sua libreria preferita e contribuire al ricavo del negoziante a cui è affezionato; fare una visita virtuale nella libreria – espediente pensato per i consumatori che amano perdersi nel fascino degli scaffali e dei libri ammassati delle piccole librerie di quartiere. L’acquirente può ancora: selezionare il libro desiderato, leggere le recensioni degli utenti, proseguire con l’ordine e scegliere tra la consegna a domicilio o tramite corriere.
Cosa chiede Bookdealer agli imprenditori che intendono aderire? Nessun costo di gestione, né abbonamenti da siglare.
Bookdealer guadagna sul servizio di consegna, dunque non chiede alcuna percentuale sul venduto, ma riceve 0,95 € per ogni libro consegnato a domicilio e 0,60 € per quelli recapitati dal corriere.
A differenza delle grandi piattaforme di e-commerce, Bookdealer mette a disposizione dei venditori una pagina in cui dispensare consigli sui libri. Le librerie indipendenti devono accettare le condizioni di vendita imposte e proseguire con l’iscrizione indicando anche l’area geografica a cui sono interessati.
Altra bella iniziativa è Zooma; piattaforma di e-commerce dedicata ai piccoli commercianti di Pordenone e dintorni. I soggetti interessati possono registrarsi gratuitamente e offrire ai consumatori la possibilità di reperire e acquistare online il prodotto desiderato direttamente dal proprio negozio di fiducia.
Anche il Gruppo Giovani di ConfCommercio – Imprese per l’Italia ha messo a punto l’interessante progetto “il negozio vicino.it”. Piattaforma di e-commerce che permette a imprenditori e professionisti con piccoli esercizi di usare la vetrina digitale per vendere i propri prodotti, differenziati per categoria: alimenti, animali, fiori, ferramenta, ecc.
Per chi desidera usare le grandi piattaforme di e-commerce, come Amazon o eBay, per sfruttare una vetrina di più ampio respiro – puntando alla vendita online anche in Europa o all’estero – deve necessariamente rispettare i vincoli che questi marketplace prevedono. La normativa europea in materia di commercio elettronico è parecchio restrittiva e non va assolutamente sottovalutata. Bisogna quindi presentare tutte le certificazioni che le grandi piattaforme di e-commerce richiedono.
Se hai intenzione di vendere in Europa, servendoti di una piattaforma di e-commerce, devi avvalerti dell’esperienza di un esperto in fiscalità internazionale, al fine di aprire posizioni IVA nei paesi interessati dal tuo business.
Consulta il nostro sito o scrivici per scoprire i servizi che offriamo a chi intende vendere online in Europa.