Possono richiedere il rimborso con la procedura prevista dalla Direttiva 2008/9/CE tutte le imprese o professionisti che nel periodo di riferimento della domanda del rimborso:
Tutte le spese oggetto di applicazione dell’IVA per cui si chiede il rimborso devono essere state sostenute per fini commerciali aziendali e NON per uso privato.
Ogni Paese ha alcune tipologie di spese per le quali si può chiedere il rimborso dell’IVA e altre per le quali non è possibile.
In linea generale, le spese per le quali si può chiedere il rimborso sono le seguenti:
La richiesta di rimborso può essere presentata trimestralmente (credito minimo € 400) o annualmente (credito minimo € 50). La richiesta di rimborso trimestrale può essere presentata a partire dal primo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento ed entro il 30 settembre dell’anno successivo al periodo di riferimento.
Le imprese e i professionisti che sostengono costi nella comunità europea (UE) possono recuperare l’IVA pagata ai fornitori esteri, mediante la procedura del “rimborso IVA ai non residenti” prevista dalla normativa europea.
Direttiva 2008/9/CE del 12/12/2008 che è in vigore dal 01/01/2010. Per poter ottenere un rimborso nello Stato membro di rimborso, il soggetto passivo non stabilito nello Stato membro di rimborso deve effettuare operazioni che danno diritto alla detrazione nello Stato membro in cui è stabilito.
L’obbligo di apertura di una posizione fiscale è legata al superamento di determinate soglie di fatturato differenti per ogni Paese UE. Se il fatturato non raggiunge le soglie stabilite in quel determinato Paese può, comunque, registrarti fiscalmente, ma non ha l’obbligo.
È un certificato rilasciato dall’autorità tedesca che consente agli e-commerce di continuare a vendere sui marketplace (come Amazon, Ebay, ecc).
Può essere richiesto solo a seguito dell’Apertura della P. IVA tedesca.
Certifica che sei un soggetto identificato ai fini IVA in Germania e, pertanto, abilitato al distance selling nel territorio tedesco.
Quindi, avrai una Steuernummer e P. IVA tedesca e pagherai l’IVA per le vendite effettuate verso clienti finali tedeschi, in Germania.
Ti consigliamo di contattare il marketplace e verificare se effettivamente rientri in questo obbligo.
Tecno VAT é leader nel settore della consulenza fiscale internazionale, i nostri consulenti diretti garantiscono la massima competenza sulla conoscenza di normative fiscali locali garantendo al cliente un referente unico.
In Francia la soglia è di € 35.000/anno, quindi, avendo superato la soglia di fatturato stabilita, deve identificarsi fiscalmente in Francia ed emettere fattura con IVA francese.
Dovrà, quindi, versare l’IVA in Francia, tramite liquidazioni IVA mensili o trimestrali.
In Germania la soglia di fatturato è pari ad € 100.000/anno, quindi, essendo al di sotto della soglia, dovrà emettere fattura con IVA italiana.
Potrà, ad ogni modo, scegliere di aprire comunque una partita IVA in Germania, anche se non c’è l’obbligo.
Tecno VAT si propone come UNICO INTERLOCUTORE per risolvere qualsiasi problematica relativa all’e-commerce vinicolo sia per l’apertura delle posizioni fiscali all’estero (apertura P. IVA e liquidazioni IVA), che per gli adempimenti relativi all’accisa sugli alcolici, grazie alle partnership che vanta con i migliori fiscalisti presenti in ogni Paese UE.
Sono obbligati gli autisti delle aziende di trasporto merci o passeggeri che, dal 01/07/2016, transitano con carico o scarico, su territorio francese.
No. Gli amministratori e i soci della società che effettuano trasporto, con carico o scarico, su territorio francese non sono obbligati ad adempiere agli obblighi della Legge Macron. Devono, però, avere con sé un documento (Visura, CCIAA) che attesti la loro posizione all’interno dell’azienda.
No. Sono obbligate solo le aziende di trasporto merci o passeggeri che transitano con carico o scarico su territorio francese.
L’autista dovrà portare con sé sul veicolo l’attestato di distacco firmato in originale, copia del contratto di lavoro e modello A1.
La società di autotrasporto sarà responsabile della mancata produzione della documentazione prevista dalla Legge Macron, del mancato invio al Rappresentante nominato in Francia e della veridicità/congruità della stessa rispetto alla normativa di riferimento.
E’ prevista una sanzione pari ad € 750,00 per l’assenza di attestato a bordo del veicolo o attestato non conforme e una sanzione pari ad € 450,00 per l’assenza a bordo del veicolo del contratto di lavoro del dipendente.