Come incrementare le vendite on line in Europa: dalla multicanalità alle normative fiscali
Il mercato europeo on line continua ad espandersi e per le aziende italiane è sempre più un’interessante opportunità di crescita e sviluppo, anche se molto spesso bisogna fare i conti con barriere legate ad una scarsa preparazione fiscale, linguistica e legale.
Per incrementare le proprie vendite al di fuori dell’Italia è importante strutturarsi sotto vari punti di vista: comprendere come stia cambiando il ruolo del consumatore, rendere maggiormente competitiva la propria azienda, avvalersi di strumenti sofisticati e specializzarsi nelle vendite on line all’estero.
Internazionalizzazione, libera circolazione delle merci e obblighi IVA
Un e-commerce che decide di internazionalizzarsi può beneficiare del mercato unico dell’Ue e anche di alcuni accordi commerciali con altri paesi europei, quindi la maggior parte delle merci vi può circolare liberamente senza costi supplementari o restrizioni quantitative. Si tratta della cosiddetta libera circolazione delle merci ad eccezione dei prodotti soggetti ad accisa e i prodotti chimici che sono soggetti a ulteriori norme. Si hanno quindi obblighi in materia di IVA diversi a seconda delle merci vendute, dell’acquirente e del luogo in cui vengono trasportate le merci.
Prima di introdurre prodotti sul mercato europeo, è quindi necessario assicurarsi che questi soddisfino i requisiti dell’Ue per proteggere la salute umana, animale, l’ambiente e i diritti dei consumatori.
Il ruolo del consumatore nell’era della multicanalità
Stiamo assistendo al passaggio da una strategia di tipo monocanale all’utilizzo simultaneo di vari canali di promozione o di vendita.
La multicanalità permette al venditore di comprendere meglio i comportamenti del consumatore, così da identificare tempestivamente i cambiamenti del mercato.
Il marketing multicanale rappresenta una strategia vincente sia per le aziende che per i consumatori.
Il consumatore, ad esempio, grazie alla multicanalità si affida maggiormente anche a negozi on line al di fuori del proprio territorio nazionale.
Prendiamo l’esempio di un un utente che viene a conoscenza di un prodotto attraverso una pubblicità on line, va sul sito web dell’azienda o lo cerca sui vari marketplace per ricevere maggiori informazioni, si reca poi presso un negozio fisico per poterlo visionare dal vivo ed infine decide di acquistarlo in un e-commerce o su Amazon.
La multicanalità non solo rivela l’interazione tra il mondo on line e off line ma anche quanto sia cambiato l’approccio del consumatore, che non risulta più così reticente agli acquisti in altro Paese Ue. Complice sicuramente anche l’aumento dell’affidabilità dei sistemi di pagamento e le nuove norme regolatrici dell’Unione europea.
Vendi su Amazon? Non sottovalutare le normative!
Vendere su Amazon è apparentemente semplice ed in più regala grande visibilità ai prodotti di un’azienda. Prima di cimentarsi in questo nuovo mercato però è bene conoscerne il regolamento della piattaforma per poi adottare le strategie più adeguate e garantire i migliori risultati per la propria azienda. Le normative che il portale impone non sono eccessive, ma è necessario conoscerle e rispettarle per evitare che si venga tagliati fuori, rischiando di non potervi vendere più.
Dalla Germania alla Francia: come vendere su Amazon senza rischi
In Germania la nuova normativa in materia fiscale impone il possesso del certificato fiscale tedesco, il quale è richiesto a tutti i venditori presenti su Amazon.de. Si ottiene solo a seguito dell’apertura della partita IVA tedesca. Il mancato invio del certificato fiscale tedesco comporta da parte di Amazon la sospensione dell’account.
Anche per la Francia, vi sono degli obblighi per poter vendere su Amazon. Essere in possesso della partita IVA francese, infatti, è un requisito obbligatorio.
Il venditore che ha la merce in Italia e la spedisce a clienti francesi, le cui vendite totali su base annua superano la soglia di fatturato prevista, ha l’obbligo di aprire la partita IVA francese pena sospensione dell’account su Amazon. La richiesta va effettuata presso le Autorità fiscali francesi.
Visto che i tempi per la procedura non sono poi così rapidi, è bene che ci si velocizzi, così da non incorrere in penalizzazioni.
Vendite online normativa: ti aiutiamo nella gestione degli obblighi IVA
Sicuramente è un grande vantaggio posizionarsi su nuovi mercati, aumentando il fatturato del proprio negozio on line, risultare più competitivi ed ottenere maggiore clientela da tutta Europa. Ma è bene che tu sappia che per i Paesi dell’Unione europea al superamento della soglia minima è obbligatoria l’apertura di una posizione IVA, per ogni Paese in cui si decide di vendere on line.
In Tecno Vat gestiamo le posizioni IVA all’estero secondo le normative locali ed europee. Il nostro team di professionisti multilingua ti assiste con una consulenza personalizzata, aggiornandoti costantemente circa le norme IVA locali.
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