Per sostenere le attività di recupero, smaltimento e riciclo degli imballaggi, il Conai chiede alle aziende produttrici/utilizzatrici il versamento di un contributo. Un importo che viene corrisposto al momento della prima cessione e che varia in base al tipo di materiale usato per l’imballaggio, la quantità complessiva e il peso.
Chi sono i soggetti italiani obbligati al versamento del contributo ambientale Conai?
- Produttori e importatori di materie prime e semilavorati da destinare a imballaggi;
- Imprese che acquistano e che vendono imballaggi vuoti;
- Importatori di imballaggi pieni;
- Auto-produttori di imballaggi;
- Commercianti di imballaggi vuoti e/o pieni.
L’esportazione di prodotti imballati (b2c o b2b) comporta il pagamento del contributo ambientale al Consorzio estero, motivo per cui il Conai concede alle aziende esportatrici di recuperare quanto versato in Italia.
La domanda di recupero del contributo ambientale Conai può essere effettuata secondo due diverse procedure:
- Ex post: presentando la documentazione a consuntivo dei quantitativi esportati e procedere alla richiesta di rimborso;
- Ex ante: determinando la quota di esportazione per singolo materiale nel corso dell’anno solare evitando il pagamento del contributo.