Come ottenere il rimborso IVA estera: uno sguardo alla Germania
Nel mercato interno dell’Unione Europea vige la libera circolazione della merce, per questo motivo si tende a parlare di vendita e non di esportazione.
L’IVA è un’imposta indiretta che si applica sulle cessioni di beni e prestazioni di servizi all’interno di un’impresa e sulle importazioni, da parte di tutti.
In Germania, tra le operazioni soggette ad IVA, vi sono quelle con aliquota ridotta del 7% per alcuni beni e servizi, tra cui: alimentari, piante e animali, libri, giornali, opere d’arte, oggetti da collezione, trasporto passeggeri per i viaggi di non più di 50 km, locazione a breve termine.
L’aliquota zero comprende invece beni e servizi, quali:
esportazione, importazione, riparazione, manutenzione di navi e aerei, cessione e importazione di oro nelle banche centrali; trasporto passeggeri transfrontaliero per via aerea, servizi inerente salute e benessere; prestazioni di servizi e cessioni inerenti l’istruzione.
In Germania le società sono obbligate a registrarsi ai fini IVA. Successivamente il Tesoro tedesco emette un numero di registrazione fiscale. Le società che si occupano anche di esportazione dovranno ottenere, inoltre, un numero di partita IVA.
Dichiarazione IVA Germania: obbligo per imprese trasporti
La registrazione e la dichiarazione IVA in Germania sono un obbligo per i vettori che effettuano viaggi da e verso il territorio tedesco, o che comunque vi passano.
La partita IVA viene attribuita entro un mese da quando viene richiesta. Con essa vengono rilasciate anche delle certificazioni, che attestano le registrazioni ai fini IVA, da portare sempre a bordo dei veicoli. Queste certificazioni vanno rinnovate ogni anno, se sono state versate le imposte dovute e l’azienda è in regola con gli adempimenti.
La dichiarazione IVA và presentata anche in assenza di viaggi nel periodo di riferimento; inoltre, nel momento in cui si presentano le dichiarazioni, che siano annuali, trimestrali o mensili, si può recuperare l’IVA sugli acquisti effettuati in Germania.
Attività commerciali in Germania: Umsatzsteuer e Gewerbesteuer
Ogni cessione di merce o servizi, in Germania, è soggetta all’imposta sul valore aggiunto – Umsatzsteuer – . Si tratta di un’imposta a credito, pagata sugli acquisti, la quale può essere detratta dal debito d’imposta.
La denuncia IVA deve avvenire elettronicamente sull’apposito modulo al massimo entro il decimo giorno del mese seguente.
Per il calcolo dell’Umsatzsteuer da versare vanno registrate le seguenti informazioni:
– tutte le entrate dell’azienda, quindi cessione di beni e servizi;
– tutte le uscite per l’acquisizione di beni e servizi e la relativa imposta a credito.
L’imposta sulle attività commerciali, industriali e artigianali – Gewerbesteuer – viene calcolata sul reddito annuale dell’impresa.
Il commerciante è obbligato a registrare:
– entrate ed uscite giornaliere nel cosiddetto libro cassa;
– entrate ed uscite della merce.
Rimborso IVA estera: scopri come ottenerlo!
Tra i paesi dell’UE non esistono obblighi di natura doganale, ma vi sono comunque degli obblighi dichiarativi, fiscali e statistici imposti negli scambi intracomunitari:
– dichiarazione IVA
– dichiarazione di scambio di beni tra stati membri – Intrastat –
– formulario dell’Amministrazione Doganale che riporta mensilmente l’insieme dei movimenti di merci comunitarie. Vi sono due tipologie di modello: uno semplificato ed uno dettagliato. Il numero delle informazioni che le imprese deve comunicare dipende da volumi d’entrata o spedizioni nel territorio europeo.
Per tutte le spese sostenute all’estero hai la possibilità di recuperare l’IVA: che si tratti di carburante, spese viaggio, pedaggi autostradali, costi sostenuti per fiere, eventi, conferenze, noleggio veicoli, operazioni legate ad immobili, etc.
L’istanza di rimborso và presentata all’Agenzia delle Entrate con cadenza compresa fra tre mesi e un anno e differisce da Paese a Paese nell’ambito dell’Unione Europea. Affidandoti a noi eviterai tutta la parte burocratica, in quanto provvederemo noi ad interfacciarci con l’ufficio competente e all’invio della documentazione necessaria per il rimborso dell’iva estera.