Contributo CONAI: conosciamo i nuovi aumenti
Le filiere del riciclo sono in difficoltà, il CONAI lo avverte e interviene con nuovi aumenti che pesano sulle dichiarazioni dei contribuenti. Quali sono gli scopi del Consorzio? E quali invece le tipologie di imballaggi interessate? Scopriamolo insieme.
Aprile 2024: cosa c’è dietro gli aumenti del contributo CONAI?
Dopo l’aumento dei costi relativi alla gestione rifiuti da imballaggio e la diminuzione dei ricavi relativi alla vendita di imballaggi usati, il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) ha rilevato un peggioramento delle filiere del riciclo e ha risposto con una serie di aumenti relativi ai contributi ambientali per imballaggi in alluminio, carta e plastica.
Lo scopo degli aumenti è quello di garantire il servizio di raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti di imballaggio.
Allo stesso tempo, grazie al consolidamento del Consorzio BIOREPACK, CONAI ha deciso di ridurre il contributo ambientale per gli imballaggi in bioplastica compostabile.
Gli aumenti sono stati implementati tempestivamente a partire dal 1° aprile 2024.
Gli aumenti dei contributi CONAI divisi per tipologia di imballaggio
Per ogni contributo CONAI è stato previsto un aumento differente, in relazione alle cifre da pagare per ogni categoria.
Più specificatamente, le categorie riguardano le tipologie di imballaggio: alluminio, carta, bioplastica e legno. Gli aumenti sono così divisi:
- Gli imballaggi in alluminio, per i quali è previsto un aumento del contributo da 7 a 12 euro per tonnellata.
Questo incremento è il risultato di una diminuzione graduale dei prezzi dei rottami, accompagnata da un aumento della quantità di rifiuti gestiti da CIAL. Questi fattori hanno un impatto negativo sul bilancio del Consorzio, essendo idonei ad influenzare anche le riserve finanziarie, che devono essere riequilibrate per affrontare la possibile persistenza delle difficoltà nel mercato dei rottami.
- Gli imballaggi in carta, per i quali è previsto un aumento del contributo di da 35 a 65 euro per tonnellata.
Da giugno ad ottobre 2022 c’è stata una riduzione di 5 euro per tonnellata, grazie ad una registrazione di valori eccezionalmente alti dei maceri; la diminuzione dei valori registrata in autunno 2022 rappresenta, invece, la ragione principale degli attuali aumenti.
Non ci sono attualmente modifiche nei valori degli extra-CAC per gli imballaggi poliaccoppiati a base carta adatti al contenimento di liquidi (20 euro per tonnellata), quelli di tipo C (110 euro per tonnellata) e quelli di tipo D (240 euro per tonnellata), ma una valutazione è prevista nel corso del 2024, con effetti nel 2025.
- Gli imballaggi in bioplastica, il cui contributo diminuirà da 170 a 130 euro per tonnellata.
La riduzione fatta dal CONAI è stata possibile grazie al controllo dei costi operativi del Consorzio BIOREPACK e all’utilizzo delle riserve finanziarie accumulate durante i primi anni di attività.
Infine, è confermata la riduzione del contributo ambientale per gli imballaggi in legno, passando da 8 a 7 euro per tonnellata a partire dal 1° gennaio 2024.
Le modifiche avranno un impatto anche sulle procedure semplificate per l’importazione di imballaggi completi, che torneranno a valori inferiori rispetto al 2021.
Il contributo calcolato forfettariamente sul peso degli imballaggi delle merci importate, senza distinzione per materiale, passerà da 70 a 69 euro per tonnellata a partire dal 1° gennaio 2024 (come già annunciato a luglio 2023), e a 98 euro per tonnellata a partire dal 1° aprile 2024.
Inoltre, dal 1° aprile 2024, l’aliquota da applicare sul valore totale delle importazioni in euro per i prodotti alimentari imballati aumenterà da 0,11% a 0,15%, mentre per i prodotti non alimentari imballati aumenterà da 0,06% al0,08%.
Rimborso del contributo imballaggi su esportazioni con Tecno
Il CONAI richiede alle aziende che producono o utilizzano imballaggi di versare un contributo per sostenere le attività di recupero, smaltimento e riciclo degli imballaggi stessi.
Un importo che viene corrisposto al momento della prima cessione e che varia in base al tipo di materiale usato per l’imballaggio, la quantità complessiva e il peso.
Quando i prodotti imballati vengono esportati , le aziende devono pagare il contributo ambientale al Consorzio estero. Per questo motivo, il CONAI permette alle aziende esportatrici di recuperare il contributo versato in Italia.
Grazie ai nostri consulenti puoi individuare rapidamente l’operatore o il sistema estero incaricato della gestione ambientale degli imballaggi e ricevere assistenza durante tutta la procedura di richiesta di rimborso dei contributi.
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