Distacco autisti e cabotaggio: il pacchetto mobilità modifica le attuali condizioni
La procedura per la dichiarazione di distacco autisti cambia nel 2022.
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La recente pubblicazione in Gazzetta UE del pacchetto mobilità spinge le imprese e gli operatori interessati dal trasporto merci e/o persone a prestare attenzione alle nuove disposizioni, tra quelle già entrate in vigore e quelle di prossima approvazione.
I regolamenti e le direttive de L’Europa in movimento mirano a definire un sistema più equo e competitivo; cambiano i tempi di riposo e compaiono nuove condizioni da rispettare in caso di distacco autisti e cabotaggio. Scopriamo i dettagli.
Un testo europeo per migliorare e rinnovare il mondo dell’autotrasporto
Il 31 luglio 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale europea il testo del nuovo pacchetto mobilità europeo, che comprende regolamenti e direttive che interessano in particolar modo le imprese impegnate in trasporto su strada di merci e/o persone in ambito nazionale e internazionale.
Il pacchetto mobilità agisce in materia di tempi di riposo e di guida degli autisti, in ambito di cronotachigrafo, incoraggia la digitalizzazione nel trasporto e nella logistica promuovendo l’introduzione di strumenti digitali che facilitino la comunicazione tra imprese, operatori e autorità e apporta modifiche in materia di distacco autisti.
Le misure introdotte intendono migliorare e rinnovare il mondo dell’autotrasporto; rendere il traffico più sicuro, ridurre le emissioni atmosferiche di gas serra relativi al trasporto su strada, facilitare l’introduzione di sistemi intelligenti, garantire migliori condizioni di lavoro e ridurre gli oneri delle imprese.
Tempi di riposo, di guida e tachigrafo: tra disposizioni già in vigore e prossime
Le prime disposizioni ad entrare in vigore sono state quelle comprese nel Regolamento UE 2020/1054 che intervengono in ambito di tempi di riposo e di guida degli autisti. Oggi gli autotrasportatori impegnati in trasporti internazionali possono alternare periodi di riposo regolari e ridotti; non cambia la durata dei periodi (settimanali regolari 45 ore e ridotti 24 ore), ma al conducente viene consentito di fare due periodi di riposo settimanale ridotti consecutivi quando è impegnato in tragitti al di fuori dello Stato di stabilimento dell’impresa. A tale concessione il Regolamento affianca però ulteriori condizioni da rispettare.
Il testo compreso nel corpus L’Europa in movimento prevede che le imprese di autotrasporto installino un nuovo tachigrafo, ancora più intelligente e in grado di registrare il luogo e l’ora del passaggio dell’autocarro alla frontiera, localizzare le attività di carico/scarico effettuate durante i tragitti e molto altro.
Distacco conducenti e cabotaggio: ecco cosa cambia
La direttiva UE 2020/1057 inclusa nel nuovo pacchetto mobilità interviene in materia di distacco autisti e prevede disposizioni che dovrebbero entrare in vigore entro febbraio 2022.
Il distacco dei lavoratori si verifica quando un’impresa invia dei dipendenti a prestare servizio in uno Stato membro diverso dalla zona di stabilimento dell’impresa, temporaneamente e nel rispetto di un contratto di lavoro (di servizio, infragruppo o interinale).
Cosa differenzia i lavoratori distaccati da quelli mobili? Che i lavoratori distaccati esercitano l’attività per conto dell’impresa in uno Stato diverso, ma non entrano a far parte del mercato del lavoro del paese ospitante.
Le misure introdotte in quest’ambito dal neo pacchetto mobilità mirano a definire un sistema più equo e competitivo.
L’UE punta a riconoscere una retribuzione equa a tutti i lavoratori e a facilitare la cooperazione e lo scambio tra i paesi membri.
Dunque, in materia di cabotaggio è ancora concesso compiere tre operazioni nell’arco di sette giorni, solo che tra un’operazione e l’altra bisognerà prevedere un intervallo di quattro giorni, prima di procedere nello stesso paese e con lo stesso veicolo.
Le imprese di trasporto saranno chiamate a svolgere attività sostanziali nei paesi in cui sono registrate, al fine di evitare che gli autotrasportatori usino società di comodo. I conducenti dovranno rientrare nella sede operativa dell’impresa di trasporto ogni otto settimane.
Probabilmente, queste misure saranno estese anche alle aziende che impiegano veicoli commerciali leggeri oltre le 2,5 tonnellate.
Gli Stati membri hanno l’obbligo di recepire la direttiva sul distacco dei conducenti entro 18 mesi dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale europea, quindi entro febbraio 2022. L’entrata in vigore delle norme di ricezione seguirà la stessa scadenza.
Quindi, le norme in materia di distacco conducenti e cabotaggio introdotte con il nuovo pacchetto mobilità saranno in vigore in Italia solo e quando entrerà in vigore la rispettiva norma nazionale di recepimento, anche in caso di scadenza dei 18 mesi.
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Agisci con cautela, attendi la pubblicazione della norma di recepimento italiana e – intanto – lasciati seguire da un team di professioni esperti in distacco autisti per restare informato e non cadere in errore rischiando sanzioni salate.
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