Approfitta del rimborso iva estera per recuperare l’imposta versata
Aliquote più basse e possibilità di rimborsi: scopri come recuperare l’iva versata nei paesi europei ed extraeuropei
Sostieni numerose spese all’estero? Sebbene molti paesi dell’UE applicano aliquote minori rispetto all’Italia, puoi beneficiare del rimborso iva per le spese che sostieni nei paesi UE ed extra UE.
Recuperare l’iva per le spese all’estero
Il rimborso iva è un beneficio che l’Agenzia delle Entrate riconosce a tutti i soggetti passivi che sostengono spese all’estero relative alla prestazione di servizi e/o all’acquisto di beni.
Lo Stato italiano, che ha accolto la Direttiva Europea 2008/9/CE emanando il D. Lgs. 18/2018, riconosce questo privilegio solo a coloro che hanno sostenuto spese nei paesi dell’UE. Per coloro che, invece, intendono richiedere il rimborso iva per l’acquisto di beni e/o servizi effettuati in paesi extracomunitari devono prima accertarsi che questi siano inclusi in specifici accordi.
Diverse sono le spese soggette al rimborso iva:
- costi sostenuti per servizi fieristici, organizzazione di eventi e convention
- spese per il taxi, noleggio auto o altro trasporto
- spese per montaggio, installazione o utilizzo di beni immobili
- spese di alloggio e servizi di ristoro
- costi sostenuti per la riparazione di mezzi di trasporto
L’iva nei paesi europei
Secondo un recente sondaggio l’Italia resta tra le nazioni che applicano regimi di aliquota più alti tra i paesi dell’Unione Europea.
Ben tre regimi del 4, 10 e 22% contro nazioni che presentano aliquote più basse di quella minima o nazioni che hanno anche meno regimi, come la Danimarca che dispone di una sola aliquota standard.
Se Francia, Germania e Spagna registrano aliquote lievemente minori rispetto all’Italia, la Gran Bretagna si posiziona al primo posto con l’aliquota più bassa del continente (ridotta al 5% e ordinaria al 20%).
Sebbene la presenza di aliquote inferiori consenta di pagare un costo minore per il versamento dell’iva, molti soggetti imprenditoriali scelgono di beneficiare del rimborso iva che lo Stato eroga a fronte di alcune spese sostenute all’estero.
Recuperare l’iva sui prodotti esportati nel bagaglio a mano
Con una recente disposizione l’Agenzia delle Entrate riconosce la possibilità di recuperare l’iva versata per l’acquisto di beni da rivenditori italiani per soggetti non residenti che esportano i prodotti con il bagaglio a mano.
A seguito di una palese richiesta fatta da un soggetto interessato, l’Agenzia chiarisce però che per accedere alla possibilità di rimborso gli acquirenti devono richiedere fattura e non scontrino fiscale ai rivenditori.
Come indicato già dal DPR 633/72 l’Agenzia delle Entrate riconosce questo beneficio per le sole spese di beni destinati ad uso familiare o personale il cui importo totale non supera i 154,94 €.
I soggetti inclusi ed esclusi dal rimborso iva estera
Il rimborso iva estera viene riconosciuto a soggetti passivi che hanno sede organizzativa diversa dal paese in cui richiedono il recupero e che hanno svolto operazioni deducibili ai fini Iva.
Non possono, invece, fare richiesta di rimborso i soggetti che non hanno svolto attività d’impresa, d’arte o di professione all’estero, i contribuenti in regime dei minimi e i contribuenti che si avvalgono dei regimi speciali (es. per produttori agricoli).
Come e quando inoltrare la richiesta di rimborso iva
L’istanza di rimborso iva estera viene inoltrata all’Agenzia delle Entrate compilando un apposito modulo nel quale vengono inseriti i dati del soggetto richiedente e gli importi – tassativamente espressi in euro – relativi alle fatture delle spese sostenute.
Dal 2010 non è più obbligatorio allegare alla richiesta le fatture per gli acquisti di beni e servizi acquistati o goduti all’estero.
Recepita la domanda, compilabile anche in lingua francese o inglese, l’Agenzia delle Entrate rilascia al richiedente una ricevuta dotata di codice di autenticazione per il servizio Entratel e di codice di riscontro per i servizi internet. Una ricevuta solitamente inviata dopo cinque giorni.
Quando bisogna fare la richiesta di rimborso iva?
È possibile fare richiesta di rimborso iva per le spese sostenute nell’arco di un trimestre o di un anno entro il 30 settembre dell’anno successivo. Se l’ammontare delle spese è inferiore a 400 € la richiesta va effettuata con cadenza annuale.
Dunque i soggetti passivi interessati al rimborso iva estera possono farne richiesta autonomamente o attraverso esperti in fiscalità internazionale capaci di assolvere a tutte le incombenze burocratiche e amministrative previste dalla legge.
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