Rimborso Conai su esportazioni: novità e procedure nella guida CONAI 2021
Nella guida CONAI 2021 sono illustrati nuovi obblighi e procedure per l’intero sistema imballaggi, tra cui novità per il rimborso CONAI su esportazioni. Vediamo di seguito le novità principali e chi sono i soggetti interessati.
I Consorziati aderenti al CONAI: produttori e utilizzatori
CONAI è il Consorzio Nazionale Imballaggi a cui aderiscono circa 800.000 imprese, tra produttori e utilizzatori. Un sistema integrato che incentiva l’uso di imballaggi maggiormente riciclabili. Il contributo economico che spetta alle imprese è correlato all’impatto ambientale delle fasi di fine vita e nuova vita degli imballaggi. Il contributo ambientale è diversificato per materiale.
Gli obblighi e le procedure operative per le imprese variano in base alla categoria in cui rientrano i consorziati aderenti al CONAI.
Categoria dei produttori:
- produttori e importatori di materie prime destinate a imballaggi
- produttori-trasformatori e importatori di semilavorati destinati a imballaggi
- produttori di imballaggi vuoti
- importatori-rivenditori di imballaggi vuoti
Categoria degli utilizzatori:
- acquirenti-riempitori di imballaggi vuoti
- importatori di imballaggi pieni (merci imballate)
- autoproduttori (producono imballaggi per confezionare le proprie merci)
- commercianti di imballaggi pieni (acquirenti-rivenditori di merci imballate)
- commercianti di imballaggi vuoti (acquistano in Italia e li rivendono)
Entrambe le categorie aderiscono al CONAI versando il contributo ambientale.
Se un’azienda rientra in entrambe le categorie, l’adesione va effettuata in base all’attività economicamente prevalente, cioè quella che genera maggiore fatturato all’impresa.
Contributo ambientale CONAI e guida 2021
Il contributo ambientale CONAI è impiegato per far fronte agli oneri della raccolta differenziata organizzata dai Comuni, per le attività di recupero, riciclo e valorizzazione dei rifiuti di imballaggio.
Produttori e utilizzatori devono dichiarare periodicamente al CONAI la quantità di imballaggi ceduti o importati nel territorio nazionale.
Il contributo ambientale CONAI è previsto dal D.Lgs. 152/2006, in particolare dall’articolo 224, comma 3, lett. h.
La guida CONAI 2021 contiene obblighi e procedure sul sistema imballaggi.
L’obiettivo è responsabilizzare produttori e utilizzatori di imballaggi e rifiuti generati dal consumo dei propri prodotti, sulla corretta gestione ambientale.
Le novità contenute nella guida CONAI 2021
Evidenziamo alcune tra le principali novità presenti nella guida CONAI 2021:
- aggiornamenti dei testi e della modulistica per gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile certificati e conformi alle norme UNI EN 13432 e/o UNI EN 14995 da parte di organismi accreditati;
- variazioni del contributo ambientale CONAI per gli imballaggi in acciaio da 3,00 a 18,00 €/t; per gli imballaggi in vetro da 31,00 a 37,00 €/t; per gli imballaggi in plastica da 436,00 a 560,00 €/t per la fascia B2 e da 546,00 a 660,00 €/t per la fascia C; restano invariati i Contributi per la fascia A (€ 150,00) e per la fascia B1 (€208,00);
- variazioni dei contributi forfetari per le procedure semplificate riservate alla dichiarazione degli imballaggi pieni importati e altre tipologie di imballaggi;
- diversificazione contributiva per gli imballaggi in carta, con una nuova modulistica dichiarativa per gli imballaggi poliaccoppiati a prevalenza carta, diversi dai CPL;
- aumento della soglia di contributo ambientale dichiarato con le procedure semplificate per accedere al rimborso del contributo sulle esportazioni di imballaggi pieni effettuate nel 2020;
- nuova modalità semplificata di esposizione del contributo ambientale in fattura per alcune imballaggi di piccole dimensioni;
- nuovi provvedimenti giurisprudenziali sulla natura di imballaggio/non imballaggio di alcuni articoli in polietilene.
La guida è dedicata alle imprese coinvolte negli adempimenti per gli imballaggi e alla partecipazione al CONAI.
Biorepack: gestione a fine vita degli imballaggi in plastica
Biorepack è il Consorzio Nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile. É stato approvato con Decreto del 16 ottobre 2020 ed è collocato all’interno del sistema CONAI.
L’obbligo di adesione spetta a:
- produttori e importatori di biopolimeri biodegradabili e compostabili
- fabbricanti e trasformatori di imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, e dei relativi semilavorati
- importatori di imballaggi vuoti in plastica biodegradabile e compostabile, e dei relativi semilavorati
Il valore del nuovo contributo entrerà in vigore a luglio 2021. Attualmente è applicato il CAC previsto per gli imballaggi in plastica nelle varie fasce contributive.
Diversificazione contributiva per gli imballaggi in carta
Nel 2019 il CONAI ha applicato un contributo di diversificazione EXTRA CAC per gli imballaggi poliaccoppiati a prevalenza carta, idonei a contenere liquidi (CPL).
Ad ottobre 2020 è iniziata una fase sperimentale su richiesta di COMIECO. Nel progetto di diversificazione del contributo EXTRA CAC sono stati inseriti anche imballaggi poliaccoppiati, diversi dai CPL.
Sono previste 4 nuove categorie in base alla percentuale in peso della carta presente nell’imballaggio:
Poliaccoppiati di tipo A: componente carta >= 90% e < 95% Poliaccoppiati di tipo B: componente carta >= 80% e < 90% Poliaccoppiati di tipo C: componente carta >= 60% e < 80% Poliaccoppiati di tipo D: componente carta < 60% L’entrata in vigore del contributo CONAI carta sarà reso noto con almeno 6 mesi di anticipo, non prima di ottobre 2021.
Il contributo ambientale per l’impresa estera
L’impresa estera non è obbligata a versare il contributo ambientale al CONAI. Può però provvedere agli adempimenti previsti per i clienti italiani nominando un rappresentante fiscale.
Il rappresentante fiscale deve iscriversi al CONAI in nome e per conto dell’impresa estera; assolvere gli obblighi di liquidazione e versamento del relativo contributo ambientale.
In alternativa alla nomina del rappresentante fiscale, l’impresa estera può optare per l’identificazione diretta, con domicilio speciale solo per assolvere gli obblighi CONAI.
L’impresa estera se ha stabile organizzazione in Italia può sostituirsi ai clienti italiani per gli adempimenti. Ciò, in nome e per conto della casa madre e in alternativa alla rappresentanza fiscale e all’identificazione diretta.
L’impresa estera con sede fuori dall’Unione europea, che non ha stabile organizzazione in Italia, deve garantire copertura del presumibile contributo ambientale per i successivi 12 mesi.
Rimborso CONAI su esportazioni ed estensione dei consorziati
Il Consorziato che ha esportato imballaggi pieni e/o vuoti o li ha ceduti in esenzione a clienti esportatori, può chiedere il rimborso del contributo ambientale CONAI versato. Per ottenere il rimborso CONAI su esportazioni il consorziato deve inoltrare una richiesta al CONAI, tramite il modulo 6.6 entro e non oltre l’ultimo giorno del mese di febbraio dell’anno successivo a quello in cui si è verificata l’esportazione.
I consorziati che presentano la richiesta con un ritardo contenuto nei 30 giorni successivi alla data di scadenza riceveranno un rimborso pari al 75% dell’importo spettante.
Il rimborso del contributo spetta agli utilizzatori esportatori di merci imballate ma si estende anche per:
- imballaggi vuoti esportati dai piccoli commercianti che hanno aderito alla procedura agevolata
- materiali di confezionamento per imballaggi vuoti prodotti o commercializzati ed esportati
La soglia del contributo ambientale CONAI dichiarato per poter ottenere il rimborso è stata aumentata da 4.000 a 5.000 euro. Ciò ha comportato un’estensione dei consorziati che possono farne richiesta.
L’esenzione del contributo ambientale è riservata solo ai consorziati che presentano la dichiarazione con procedure semplificate sul valore delle merci o sulla tara. L’importo complessivo annuo non deve superare i 5.000 euro e la dichiarazione va presentata tramite il modulo 6.6 bis.
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