Come sfruttare i vantaggi dell’e-commerce estero senza incorrere in problemi fiscali
L’obiettivo dell’Unione europea è regolamentare il più possibile le attività on line, come abbiamo anche visto nei mesi precedenti, con la SCA – Strong Customer Authentication -, l’introduzione della digital tax e il trattamento dei dati personali.
L’e-commerce ha da sempre rappresentato un mercato affascinante sia per i Paesi europei sia extra Ue. Ed oggi lo è ancor di più visto il periodo particolare dovuto all’emergenza mondiale che ancora ci coinvolge. Sono molte le imprese che hanno puntato al canale delle vendite on line per garantire continuità alla propria attività. Alcuni imprenditori si sono avvicinati all’e-commerce per la prima volta, anche improvvisando molto spesso, ma cercando di non perdere totalmente il flusso dei guadagni. C’è chi così ha acquisito nuovi clienti, chi ulteriore visibilità e chi ha compreso la necessità e l’importanza di essere presente anche on line, sfruttando le potenzialità che il mercato digitale offre, come ad esempio le vendite oltre i confini nazionali.
E-commerce estero: la strategia di successo per il proprio business
I negozi on line rappresentano una strategia di successo per lo sviluppo del proprio business, ma se vendere nel proprio Paese può risultare abbastanza semplice, di certo non è così se si intende vendere i propri prodotti nel resto d’Europa o al di fuori del mercato europeo. Vi sono, infatti, nell’ambito della regolamentazione europea, molte regole di cui tenere conto, sia per quanto riguarda il trattamento dei dati personali, sia le procedure fiscali, che se non rispettate comportano sanzioni e sospensioni delle attività, con il rischio di gravi perdite economiche.
Inoltre, per fare in modo che un negozio on line duri nel tempo è importante prestare attenzione all’intera catena dell’e-commerce, a partire dall’approvvigionamento dei prodotti e alla definizione di un sito web che risulti facile ed intuitivo, fino alla logistica e alle modalità di pagamento e spedizione che si rendono disponibili ai consumatori.
Vendite on line: tutela dei consumatori e rispetto della fiscalità estera
Il Parlamento europeo si rivolge al comparto digitale e ai marketplace più importanti, come Amazon ed eBay, ad esempio, per fare in modo che le loro pratiche commerciali siano chiare e rispettino le regole in materia fiscale, tutelando il consumatore da frodi e azioni poco trasparenti.
Ci si riferisce sia alle operazioni intracomunitarie, cioè quelle che avvengono all’interno del territorio della Comunità europea tra due soggetti d’imposta registrati ai fini IVA in due diversi stati membri, sia alle operazioni extra comunitarie, in cui i beni provenienti da un Paese al di fuori della Comunità europea sono introdotti all’interno del territorio dello Stato o quando un bene lascia il territorio nazionale per essere destinato ad un Paese extra Ue.
Ogni volta che si verificano operazioni imponibili IVA vi è l’obbligo di identificarsi nel Paese di destinazione della merce o nominare un rappresentante fiscale che si occupi della liquidazione dell’IVA, della presentazione annuale dei redditi, della registrazione delle fatture attive e passive.
Cooperazione e innovazione: le leve per un e-commerce che funziona
È necessario che vi sia cooperazione tra gli Stati e le diverse amministrazioni finanziarie al fine di facilitare lo sviluppo del commercio elettronico. L’Europa lavora affinché le normative seguano l’evoluzione tecnologica del commercio elettronico, aggiornandosi quindi in base ad essa.
Ciò soprattutto nell’ambito dell’e-commerce indiretto in cui si realizza una cessione di beni: la transazione avviene on line ma la merce viene consegnata all’acquirente tramite uno spedizioniere; nel caso invece dell’e-commerce diretto la transazione avviene on line ma la consegna del bene avviene telematicamente, come nel caso dell’acquisto di un software, di un sito web, di un corso di formazione, etc.
Idealo: cosa mostra il report annuale sull’e-commerce italiano?
Come ogni anno Idealo – portale internazionale di comparazione dei prezzi in Europa – ha analizzato il comportamento d’acquisto on line degli italiani che utilizzano la comparazione dei prezzi prima di procedere ad un acquisto. L’analisi ha fatto emergere quali sono i prodotti più acquistati, i dati demografici, le abitudini di acquisto e i periodi in cui si concentrano maggiormente gli acquisti, come ad esempio durante il Black Friday.
L’indagine ha rilevato come il mercato digitale italiano sia dominato da acquirenti abituali, cioè quelli che effettuano almeno un acquisto al mese; si tratta per lo più di uomini di età media tra 35 e 44 anni, la quale scende invece in Paesi come Germania, Francia ed Austria; il 95% degli e-consumer italiani legge linee guida, recensioni ed opinioni di altri utenti prima di finalizzare l’acquisto; i prodotti con risparmio maggiore sono risultati i videogiochi, le casse altoparlanti, gli aspirapolvere, gli obiettivi fotografici, i televisori, le console di giochi, le scarpe per bambini, gli smartphone, le cuffie ed infine i tablet.
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Vendere on line prodotti italiani all’estero offre molteplici vantaggi, ma il quadro normativo e fiscale legato all’e-commerce non è per niente semplice. In TecnoVAT ti supportiamo in tutto l’iter burocratico, a prescindere da quale sia il settore della tua attività.
Ci occupiamo dell’apertura della posizione IVA in tutti i Paesi della Comunità europea nei quali la vendita dei tuoi prodotti supera la soglia di fatturato minimo, che ti ricordiamo essere diversa da Paese a Paese, da un minimo di 35,000 euro ad un massimo di 100,000 euro.
Essere seguiti, soprattutto nel momento più delicato, quale l’inizio della tua attività commerciale on line, è fondamentale.
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