Distacco transnazionale Ue: nuova procedura per il distacco dei lavoratori del settore autotrasporto
Produrre e presentare la dichiarazione di distacco con il portale RTPD; un obbligo dal 2 febbraio 2022 per tutti i Paesi membri.
Il distacco transnazionale Ue si verifica con una prestazione di servizi da parte di un’impresa con sede in un altro Stato membro dell’Ue o in uno Stato extra comunitario verso un’altra impresa. Quando questa condizione si verifica nel settore dell’autotrasporto ciò comporta la presentazione della dichiarazione di distacco, una pratica legittima, preziosa per la libera circolazione di beni e persone, che rischia però di alimentare fenomeni di concorrenza sleale se praticata senza rispettare le norme.
Vediamo come redigere questo documento a seguito dei cambiamenti introdotti dalla Direttiva Ue 2020/1057.
Distacco autisti: i cambiamenti determinati dal recepimento della Direttiva Ue 2020/1057
La Direttiva Ue 2020/1057 è parte integrante del Pacchetto Mobilità europeo pubblicato il 31 luglio 2020 nelle Gazzetta Ufficiale europea e composta da un ulteriore direttiva e da due regolamenti.
Dalla pubblicazione del Pacchetto Mobilità europeo gli Stati membri hanno avuto due anni di tempo per recepire le direttive contenute, che a differenza dei regolamenti – in vigore da subito in tutti i Paesi comunitari – hanno bisogno di essere tradotte e adattate.
La Direttiva 2020/1057 stabilisce nuove norme per il settore del trasporto su strada, introduce nuovi obblighi e prevede misure più stringenti per rafforzare il settore autotrasporto e limitare eventi di concorrenza sleale.
I numeri e le esigenze che hanno spinto l’evoluzione normativa e operativa
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio europeo sul distacco, relativi al primo trimestre del 2021, sono circa 300.000 le operazioni di distacco compiute negli ultimi cinque anni nell’ambito del trasporto su strada. L’autotrasporto è secondo nel podio della classifica circa i settori più coinvolti da questa pratica e tra i Paesi di origine dei lavoratori distaccati ci sono la Lituania in prima posizione seguita da Polonia e Romania.
Il distacco del lavoratore è una condizione che si verifica quando un’impresa mette a disposizione di un’altra impresa stabilita in uno Stato diverso uno o più dipendenti per un periodo di tempo limitato, regolamentando questa operazione attraverso un contratto di lavoro stipulato tra le parti coinvolte.
Nel settore autotrasporto questa pratica è piuttosto diffusa, è legittima e preziosa perché favorisce la libera circolazione delle persone e delle merci. Ci sono alcuni aspetti però che nel tempo hanno danneggiato questa pratica, sfociando nel fenomeno della concorrenza sleale. La mancanza di una direttiva vincolante in ambito europeo ha permesso interpretazioni e applicazioni illegittime che saranno finalmente eliminate con la nuova Direttiva 2020/1057.
Oggi è obbligatorio corrispondere al lavoratore distaccato una retribuzione definita secondo i livelli retributivi esistenti nello Stato in cui viene distaccato. È questa la disposizione che più di tutte consentirà di abbattere il fenomeno della concorrenza sleale, unita all’obbligo di implementazione di tachigrafi intelligenti di ultima generazione e di utilizzo di una procedura unica e gratuita per le dichiarazioni di distacco.
Il sistema IMI e il portale unico per le dichiarazioni di distacco autisti
Dal 2 febbraio 2022 per presentare la dichiarazione di distacco degli autisti bisogna abbandonare le vecchie procedure e utilizzare il portale unico attivato dalla Commissione europea e connesso al sistema di Informazione del Mercato Interno (IMI).
Il Portale si chiama Road Transport Posting Drivers (RTPD) ed è dedicato esclusivamente al settore autotrasporto. È multilingue, e ciò permette di superare le vecchie difficoltà legate alla produzione plurima e alla traduzione della dichiarazione di distacco, ed è gratuito.
L’uso del portale è vincolato alla registrazione dell’account aziendale EU login. Ogni account è personale, permette di gestire più conti aziendali fino a un massimo di cento conti e di invitare altri utenti ad agire sulle pratiche. Per ogni variazione o necessità il sistema prevede l’invio di una notifica a tutti gli account abbinati a quello aziendale.
Per chiarire tutti i dubbi circa l’uso del portale e la produzione della dichiarazione di distacco autisti, la Commissione europea ha pubblicato un documento fornendo risposte a circa quaranta faq, consultabile a questo link: https://www.postingdeclaration.eu/help
Cabotaggio, trasporti bilaterali, targhe veicoli e controlli su strada: i chiarimenti
Come chiarisce la Commissione europea, il cabotaggio è un’operazione che prevede la presentazione della dichiarazione di distacco. Non bisogna provvedere alla dichiarazione, invece, in caso di trasporti bilaterali e di attività di transito. Nel primo caso si verifica il trasporto di merci da uno Stato all’altro, ma con due uniche attività di carico e di scarico, una all’andata e l’altra a destinazione. Nel transito, invece, le operazioni di carico e scarico non sussistono perché si verifica solo il passaggio del conducente in un Paese diverso da quello di stabilimento.
Altro chiarimento riguarda il limite del numero di targhe da poter inserire nella dichiarazione di distacco. Capita spesso che gli autisti cambino più volte il veicolo durante il distacco, dunque, la Commissione precisa che non c’è un numero massimo per l’inserimento delle targhe e che bisogna inserire solo quelle dei veicoli a motore, escluse quelle dei rimorchi.
Per semplificare le operazioni di controllo delle autorità la Commissione suggerisce di evitare troppi cambi di veicolo.
Altra importante precisazione riguarda i documenti da presentare alle autorità in caso di controlli stradali. Il conducente deve: mostrare la copia, sia cartacea che digitale, della dichiarazione di distacco presentata tramite il portale RTPD; mostrare la prova delle operazioni di trasporto svolte nello Stato ospitante (es. lettera di vettura elettronica e-CMR) e mettere a disposizione degli addetti ai controlli la strumentazione di bordo (tachigrafo) per effettuare le verifiche circa gli intervalli del viaggio e i passaggi di confine.
Distacco dei lavoratori: come compilare e inviare la dichiarazione di distacco autisti
Il modulo della dichiarazione di distacco deve contenere diverse informazioni, bisogna fornire i dettagli circa:
- Il distacco: il Paese di distacco, il periodo di pubblicazione, il tipo di operazione e il tipo di trasporto;
- Il conducente: nome, numero patente, carta del conducente, residenza, la data di inizio del contratto di lavoro, la legge applicabile al contratto;
- Il documento del conducente: tipologia, numero, data e Paese di rilascio e scadenza del documento;
- L’impresa: nome, indirizzo, indirizzo e-mail, numero licenza comunitaria, numero registro delle imprese, p. IVA, Paese di registrazione;
- Il gestore dei trasporti: nome, numero di telefono, indirizzo professionale, indirizzo e-mail, attestato di idoneità professionale, Paese di rilascio dell’attestato;
- Il referente o la persona di contatto: nome, indirizzo, indirizzo e-mail e numero di telefono.
Ogni dichiarazione dispone di un proprio numero identificativo e della stessa è possibile individuare la data dell’ultimo aggiornamento, quella di invio e di ritiro.
Precisiamo che, secondo quanto prevede la Direttiva Ue 2020/1057 all’art. 1, paragrafo 11, lettera a) e punto II, nella dichiarazione di distacco bisogna inserire i dati del gestore dei trasporti oppure di una persona di contatto residente nello Stato di stabilimento dell’impresa. Le due opzioni sono quindi alternative, ma anche abbinabili, potendo inserire sia i dati del gestore sia quello della persona di contatto. Il referente/consulente/rappresentante che funge da persona di contatto può essere anche esterno all’impresa.
Infine, è opportuno sapere che il sistema permette di stampare le dichiarazioni e di inviarle per posta elettronica. Inoltre, per risparmiare tempo, è possibile anche memorizzare nel profilo del conducente il suo indirizzo e-mail così da permettere al sistema di provvedere all’invio automatico delle dichiarazioni di distacco e la ricezione di tutte le versioni eventualmente modificate o aggiornate.
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