L’unione fa la forza: eBay e Confcommercio per la digitalizzazione delle PMI italiane
Confcommercio ed eBay siglano un accordo per favorire la digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane all’insegna dell’e-commerce.
Confcommercio ed eBay: l’accordo per lo sbocco digitale delle PMI
Confcommercio ed eBay firmano un accordo per incentivare l’apertura delle imprese italiane al marketplace e favorire la digital transformation. L’accordo prevede un corso di formazione online della durata di nove ore tenuto da un esperto del commercio digitale.
Il corso è aperto alle aziende associate a Confcommercio e servirà a fornire nozioni teoriche e pratiche, utili all’apertura e alla tenuta di un negozio online.
Operare nel commercio digitale non è semplice; pertanto, le aziende iscritte avranno l’ulteriore possibilità di accedere a due settimane di esercitazioni pratiche e potranno beneficiare del supporto tecnico di un assistente eBay.
Oltre al corso, l’accordo include una serie di promozioni, finalizzate a rendere ancora più agevole e conveniente l’accesso alla vendita digitale delle PMI. Chi sceglie di avviare un negozio standard potrà godere di dodici mesi gratuiti; chi al contrario preferirà la versione premium beneficerà di sei mesi gratis. Le imprese già iscritte potranno usufruire di un ticket di supporto per ricevere l’assistenza o la consulenza di un tecnico eBay.
Una vetrina esposta su 174 milioni di utenti
La vetrina digitale permette di raggiungere milioni e milioni di utenti, a cui poter offrire i propri prodotti e/o servizi. Un vantaggio che in molti hanno già compreso; solo a marzo, infatti, aumenta del 40% – rispetto allo stesso mese dell’anno precedente – il numero delle imprese iscritte ad un e-commerce.
Per molti consumatori l’acquisto online è diventato un’alternativa reale ed è ora che tutte le imprese prendano coscienza del fatto che l’innovazione digitale giova al benessere di ogni business.
La partnership tra Confcommercio ed eBay consentirà alle aziende associate di mettere i propri prodotti a disposizione di un bacino di circa 174 milioni di utenti a livello mondiale e oltre 5 milioni a livello nazionale.
In Italia solo il 36% dei negozi ha un proprio sito web, ma presto qualcosa cambierà. Il lockdown ci ha lasciato molti insegnamenti, uno di questi è che bisogna sfruttare ogni buona occasione per innovare e rinnovarsi.
Casaleggio e Associati: il report 2020 sull’e-commerce parla chiaro
« Il 2020 è l’anno in cui tutti gli italiani scoprono la possibilità di acquistare online« .
È quanto traspare dall’ultimo rapporto annuale realizzato e diffuso da Casaleggio e Associati. Si tratta della consueta indagine sull’e-commerce, quest’anno realizzata prendendo in esame le sole aziende italiane o filiali di gruppi multinazionali.
Servendosi di ricerche di mercato, survey online, interviste a diversi esponenti del settore, studi e articoli di attualità, Casaleggio evidenzia l’andamento delle vendite b2c del commercio online.
Si stima che in Europa sono 727,56 milioni gli europei che accedono a Internet; il 5% in più rispetto al 2018.
In Italia solo il 12% delle aziende esistenti opera nell’e-commerce.
Nel 2019 sono 6.968 quelle iscritte al registro delle Imprese con rispettivo codice ATECO per il commercio online; comunque il 20% in più rispetto al 2018.
Un dato molto importante è quello relativo agli acquisti fatti da mobile; il 76% degli utenti e-commerce ha fatto acquisti dallo smartphone e il 98% si è servito dei marketplace.
Stando ai dati relativi al 2019, l’adesione al commercio online da parte delle imprese italiane sembra crescere pian piano; ma cosa cambia con l’arrivo del Coronavirus?
Dopo l’iniziale arresto delle visite ai siti e-commerce da parte degli utenti – più interessati ad acquisire informazioni sul virus – comincia per i marketplace e gli e-commerce un periodo particolarmente florido.
L’inaspettata crescita della domanda online ha portato merchant e logistica ad aumentare le risorse a propria disposizione. Al contempo, sono nate varie iniziative per promuovere l’accesso delle imprese al commercio digitale, con webinar e prove gratuite dedicate agli interessati.
Iva ed e-commerce: se vendi in Europa puoi contare su di noi
Chi decide di avviare un e-commerce deve necessariamente scegliere a quale pubblico mettere a disposizione i suoi prodotti, puntando su un mercato nazionale, europeo o internazionale. Si tratta di una decisione da prendere con attenzione perché a ciò è legato il trattamento fiscale delle proprie vendite.
Se vendi online in Europa puoi contare sull’aiuto del nostro team per adempiere agli obblighi normativi presenti in materia di Iva. Contattaci se vuoi saperne di più. Noi ci siamo!