Account venditore Amazon sospeso? Ecco gli aggiornamenti per il 2020
Le ultime norme approvate in terra francese e tedesca impongono ai marketplace di comunicare informazioni e certificati entro il 31 gennaio 2020. Se ti servi di un marketplace per vendere online in questi paesi e non provvedi all’ottenimento del certificato fiscale, rischi la sospensione dell’account di vendita.
Scopri cosa devi fare per evitare il blocco del tuo account di vendita o riabilitare un account già sospeso.
Account sospesi, vendite e prodotti bloccati: una questione di responsabilità
Chi sceglie di vendere i propri prodotti online attraverso una piattaforma elettronica sa benissimo che ciò comporta benefici e obblighi. I marketplace consentono ai venditori di assicurarsi una piazza di vendita sicura, ma automaticamente impongono agli stessi il rispetto di policy talvolta molto restrittive.
Con l’arrivo del nuovo anno ecco che alcuni obblighi diventano imminenti, come quello di adeguarsi alle recenti norme di alcuni paesi europei volte alla limitazione delle frodi fiscali del commercio elettronico online.
Cosa c’entrano le norme europee con i marketplace?
Così come per il consumatore che quando acquista da Amazon, o da altro marketplace, non si pone il problema di distinguere il venditore del prodotto dalla piattaforma distribuente, allo stesso modo si comporta il legislatore nei confronti del marketplace.
Non importa chi sia il soggetto evasore, la responsabilità diretta ricade sul marketplace in cui si è consumato l’acquisto.
La Francia impone una scadenza ai marketplace: il 31 gennaio si avvicina
A seguito dell’entrata in vigore della Legge Antifrode 2020 e al fine di evitare ulteriori episodi di evasione fiscale frutto del commercio elettronico online, il Ministero dell’Azione e dei Conti Pubblici francese impone a tutti i marketplace la consegna dei dati relativi ai venditori abilitati.
I venditori che hanno scelto Amazon, Ebay o altra piattaforma elettronica per vendere i propri prodotti in Francia devono comunicare, quanto prima: il nome o la ragione sociale della loro azienda, l’indirizzo mail e il numero di p. iva francese.
Per quanto riguarda le vendite online, in Europa e fino a pochi mesi fa il possesso della partita iva francese veniva richiesto ai soli venditori il cui fatturato annuo derivante dalle vendite online oltrepassasse la soglia francese fissata a 35.000 €.
Da gennaio 2020, invece, tutti i venditori che scelgono di vendere in Francia tramite marketplace devono disporre di una partita iva francese indipendentemente dal superamento della soglia di fatturato.
Ciò per un motivo molto semplice: se, come detto sopra, la responsabilità di un’eventuale evasione fiscale da parte del venditore ricade sul marketplace, è comprensibile che quest’ultimo, al fine di evitare ogni tipo di problema con la legge francese, imponga a tutti i venditori di comunicare il numero di p. iva francese.
I marketplace hanno l’obbligo di comunicare all’autorità fiscale francese tutti i dati richiesti circa i venditori entro il 31 gennaio 2020.
La Francia segue la scia della Germania
Ciò che avviene per le vendite online a controparti francesi avviene anche per la Germania, ma con qualche differenza.
Lo scorso gennaio in Germania è entrata in vigore una legge che impone ai venditori online il possesso di un certificato fiscale tedesco. L’intento perseguito dallo Stato tedesco è lo stesso di quello francese, ossia quello di evitare casi di evasione fiscale legati a flussi commerciali elettronici; cambia però – rispetto alla Francia – la documentazione richiesta ai marketplace e di conseguenza ai venditori.
Questi ultimi, infatti, sono tenuti ad inviare alla piattaforma elettronica utilizzata il certificato fiscale tedesco. Coloro che non hanno ottemperato a tale obbligo sono invitati a farlo quanto prima al fine di sbloccare il proprio account.de.
Cosa deve fare il venditore che desidera riabilitare il proprio account Amazon.de o di altra piattaforma?
- Registrare la propria attività commerciale presso l’autorità fiscale tedesca; a tal fine bisogna avere un domicilio fiscale in Germania
- Inviare il certificato fiscale tedesco ottenuto al marketplace utilizzato; nel caso di Amazon, caricarlo sul Seller Central
L’obbligo del certificato fiscale tedesco riguarda sia i venditori che utilizzano la piattaforma elettronica per vendite online dirette, sia coloro che si avvalgono del solo utilizzo dei depositi logistici del marketplace. Ciò vale per la Francia e la Germania.
Sospensione account Amazon: quali sono le conseguenze?
La sospensione di un account di vendita comporta notevoli complicazioni, tra cui:
- Il blocco dei fondi presenti nel proprio account seller e, dunque, il mancato versamento del denaro incassato da Amazon o da altro marketplace sul proprio conto corrente abbinato
- Il blocco dei prodotti presenti nei magazzini del marketplace
Inoltre, dato che per riabilitare un account sospeso bisogna attendere tempi piuttosto lunghi, un possibile blocco danneggerebbe notevolmente i venditori professionisti.
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