Pet, plastic e Macsi: migliora il sistema nazionale di raccolta e riciclo degli imballaggi
Questo contenuto è stato aggiornato in data 04/01/2022
Bottle to bottle: c’è chi si aggiunge al sistema di raccolta nazionale e chi rinvia la plastic tax.
Il Coripet si aggiunge alla rete nazionale dedita alla raccolta e al riciclo di imballaggi in plastica Pet; il Governo invece posticipa l’entrata in vigore della plastic tax Macsi. Cresce l’attenzione delle istituzioni verso la sostenibilità ambientale dei prodotti immessi al consumo ed è dovere delle aziende fare la propria parte, versando il contributo Conai e – se previsto – disponendone il rimborso.
Coripet si aggiunge al sistema nazionale per la raccolta del Pet
Nei mesi scorsi Coripet (Consorzio volontario per il riciclo del Pet) ha firmato l’accordo con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per entrare a far parte del sistema nazionale per la raccolta e il riciclo di imballaggi in plastica.
L’accordo comprenderà singole sottoscrizioni locali tra enti del Governo, comuni e società delegate. Con il progetto « bottle to bottle« , gli enti coinvolti intendono agire consapevolmente per ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi in plastica, in particolare del Pet.
Inoltre si tenta di incentivare i comuni a fare di più e meglio, mediante un corrispettivo che aumenta fino a superare i 6 € a tonnellata, riconosciuto indipendentemente dalle percentuali di impurità rilevate e che potrà essere liquidato a 30 giorni piuttosto che a 90.
Bottle to bottle: un processo sostenibile e vantaggioso
Il nuovo processo per il trattamento degli imballaggi in Pet mira a convertire gli stessi in rPet, ossia riciclati e trasformati in nuovi beni da mettere a disposizione di aziende e consumatori. Gli imballaggi in Pet ammessi al neo processo sono:
- Quelli impiegati per il contenimento di liquidi, come bevande, olio o latte
- Quelli con etichetta e codice a barre leggibili
- Quelli vuoti, intatti e non schiacciati
L’attività di raccolta e riciclo degli imballaggi in Pet verrà effettuata mediante l’uso di eco compattatori che potranno essere installati e gestiti secondo due distinte modalità:
- Il comune, o la società delegata, acquista, installa e gestisce autonomamente l’eco compattatore e tratta gli imballaggi in pet fino al conferimento al consorzio
- Coripet acquista, installa, gestisce e si occupa di tutte le successive operazioni di riciclo degli imballaggi in pet sino alla consegna negli impianti di ricezione
Questo nuovo processo rispetta quanto definito dalle norme europee in materia di riciclo e di trattamento di materiali plastici, parliamo della direttiva Single use plastics n. 904/2019, la quale informa che: perché il ciclo di vita della plastica sia circolare bisogna cercare una soluzione adatta alle quantità di imballaggi plastici prodotti e dei relativi rifiuti.
Il progetto bottle to bottle avrà sicuramente un impatto positivo sull’ambiente e sull’intero sistema di raccolta e riciclo di materiali plastici. Con la nuova modalità si prevede infatti la riduzione delle quantità di imballaggi in plastica da inviare negli impianti e lo snellimento delle procedure di smaltimento.
Pet, plastica e Macsi: un po’ di definizioni
Il polietilene tereftalato (Pet) è un materiale sintetico che appartiene alla famiglia dei poliesteri. Preferito all’alluminio e ad altri materiali plastici – perché interamente riciclabile e capace di non perdere mai le sue proprietà seppur trasformato più volte – il Pet è impiegato maggiormente per il contenimento dei liquidi.
Cosa differenzia il Pet dai materiali plastici tradizionali? Questi ultimi, a differenza dei primi, non sono biodegradabili e richiedono un lungo tempo per essere smaltiti. Inoltre, se bruciata, la plastica emette numerose sostanze nocive e tossiche, tra cui la diossina.
Gli imballaggi plastici Macsi sono, invece, i manufatti di singolo impiego; destinati al contenimento, alla produzione, alla manipolazione o consegna di merci e/o prodotti alimentari.
Per il consumo di questi ultimi lo Stato – con la legge n. 160 del 27 dicembre 2019 – impone il pagamento della plastic tax, la quale ammonta a 0,45 centesimi al chilo. L’entrata in vigore è stata fissata al 1° gennaio 2023, a seguito di diversi rinvii.
Chi paga la plastic tax Macsi?
- Il produttore di prodotti Macsi
- I soggetti che acquistano prodotti Macsi provenienti da altri paesi membri UE, nell’esercizio dell’attività economica, inclusi i consumatori privati
- Chi importa prodotti Macsi da altri paesi terzi
Ottieni il rimborso Conai per gli imballaggi esportati ed esponi il Green Dot
Al fine di supportare l’attività di raccolta, riciclo e smaltimento degli imballaggi, le aziende produttrici e utilizzatrici versano un contributo al consorzio Conai, calcolato in base alla quantità di imballaggi trattati e dichiarati.
Chi esporta tali materiali all’estero può recuperare il contributo versato mediante una richiesta di rimborso. Inoltre, la contribuzione al sistema nazionale a beneficio dell’attività di smaltimento e di riciclo degli imballaggi viene premiata con il logo Green Dot, potente mezzo di comunicazione b2b e b2c.
Per gli imballaggi in plastica il contributo 2020 da versare viene diversificato per fascia di appartenenza:
- Fascia A: 150,00 euro
- Fascia B1: 208,00 euro
- Fascia B2: 436,00 euro
- Fascia C: 546,00 euro
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