Il Conai aumenta gli importi per gli imballaggi in plastica, acciaio e vetro
Gli aumenti in vigore dal 1° gennaio 2021 per il contributo ambientale Conai preoccupano le imprese e le associazioni di settore.
Le tariffe del contributo ambientale Conai per gli imballaggi in plastica, acciaio e vetro aumenteranno a partire dal 1° gennaio 2021. Nonostante le motivazioni esposte dal Conai, all’annuncio sono seguite polemiche e richieste di proroga per l’entrata in vigore. Scopriamo cosa c’è dietro questi aumenti; tra gli effetti della pandemia di Covid-19, lo stato del sistema di gestione di rifiuti e l’entrata in vigore dei decreti di ricezione delle direttive UE.
Contributo Ambientale Conai: dal prossimo 1° gennaio aumentano le tariffe
Il Conai comunica l’aumento delle tariffe per gli imballaggi in plastica, vetro e acciaio che entrerà in vigore il 1° gennaio 2021. Importi che variano per ragioni diverse; legate all’emergenza sanitaria che ha messo in ginocchio l’intero paese, alle difficoltà riscontrate negli ultimi anni dal sistema dedito alla gestione dei rifiuti e sicuramente anche all’entrata in vigore dei decreti che recepiscono le direttive UE in materia di rifiuti di imballaggi e smaltimento in discarica.
L’annuncio dei prossimi aumenti è stato seguito da diverse polemiche e dalla nota trasmessa al Consorzio da Unimpresa, associazione rappresentante delle micro, piccole e medie imprese italiane. Il Vicepresidente, Salvo Politino, chiede al Conai di conoscere i criteri che hanno dato luogo agli incrementi del prossimo anno. Secondo Unimpresa, sono circa 500.000 le imprese italiane che rischiano la chiusura definitiva e il Consorzio non può non tenerne conto.
Imballaggi in acciaio, plastica e vetro: gli aumenti del 2021
Dall’inizio del prossimo anno l’importo dovuto per gli imballaggi in acciaio passa da 3 €/tonnellata a 18 €/tonnellata. Un aumento piuttosto consistente, frutto di tre ragioni:
- La redazione del nuovo allegato tecnico dell’accordo quadro ANCI-CONAI e il relativo aumento dei corrispettivi della raccolta differenziata;
- L’aumento delle quantità di imballaggi in acciaio: nei soli mesi di marzo e aprile 2020 sono cresciute rispettivamente del + 19,6% e del + 23,7% rispetto agli stessi mesi del 2019;
- Il continuo calo del valore del rottame ferroso che danneggia il Consorzio, dato che la vendita del materiale proveniente da raccolta differenziata alle acciaierie è tra le sue principali fonti di ricavi.
Per gli imballaggi in plastica, il Conai informa che nei prossimi mesi potrebbero ancora esserci delle variazioni, frutto dell’adeguamento agli standard europei. Intanto dal 1° gennaio 2021 gli importi da versare sono i seguenti:
- Imballaggi di fascia A e B1: restano invariati, quindi rispettivamente 150€/tonnellata e 208 €/tonnellata
- Imballaggi di fascia B2: l’importo varia da 436 €/tonnellata a 560 €/tonnellata
- Imballaggi di fascia C: il contributo da 546 €/tonnellata diventa pari a 660 €/tonnellata
Per gli imballaggi in vetro, invece, i contribuenti dal prossimo 1° gennaio dovranno versare 37 €/tonnellata.
Aumentano anche le aliquote che bisogna applicare per le procedure semplificate e forfettarie per le importazioni di imballaggi pieni:
- 0,20% sul valore complessivo (in euro) per i prodotti alimentari imballati
- 0,10% sul valore complessivo (in euro) per i prodotti non alimentari imballati
Imprese produttrici: dai maggiori oneri alla responsabilità estesa
Il Laboratorio Ref ha diffuso i risultati dell’analisi fatta sulla condizione del sistema di gestione dei rifiuti del nostro paese; ne ha valutato l’andamento e le peculiarità emerse in particolare nell’ultimo anno e mezzo. Un periodo di tempo in cui nulla è cambiato, se non in peggio. Rispetto al 2018 sono aumentate, infatti, le quantità di rifiuti urbani e speciali prodotte, così come l’export dei rifiuti e le movimentazioni fuori Regione. Negli ultimi 18 mesi il sistema di gestione dei rifiuti italiano si presenta con:
- + 2% di rifiuti urbani (+ 590 mila tonnellate)
- + 3,3% di rifiuti speciali (+ 4,6 milioni di tonnellate)
- + 31% per l’export di rifiuti urbani (+ 110 mila tonnellate)
- +14% per l’export di rifiuti speciali (+ 420 mila tonnellate)
Pochi mesi fa, l’Italia ha recepito le direttive europee incluse nel pacchetto UE sull’economia circolare, tra cui quelle dedicate ai rifiuti di imballaggi e in materia di smaltimento in discarica. Per favorire la riduzione delle emissioni di CO2 e ridurre l’impatto ambientale dei beni prodotti, l’Italia deve prepararsi per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Europa per il 2030 e il 2035.
Intanto, alle imprese interessate dalla produzione, dalla trasformazione e dall’uso di imballaggi spetta: versare al Consorzio le somme previste – per sopperire ai « maggiori oneri » della raccolta differenziata e di gestione dei rifiuti di imballaggio conferiti al servizio pubblico – e attendere le prossime disposizioni in materia di responsabilità estesa dei produttori di imballaggi.
Rimborso Conai su esportazioni: il supporto di Tecno Vat
Le imprese che versano il contributo ambientale Conai e che poi esportano all’estero la merce prodotta possono chiedere e ottenere il rimborso dei corrispettivi versati. I beni esportati all’estero verranno usati fuori dall’Italia, dunque sono destinati a diventare dei rifiuti che un Consorzio diverso dal Conai si appresterà a raccogliere, trattare e gestire.
Per ottenere il rimborso Conai su esportazioni bisogna registrarsi al Consorzio estero e compiere una serie di azioni che possono essere facilitate dal supporto di un ente esterno.
Scopri come il nostro team può aiutarti a ottenere il rimborso che ti spetta.
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