Retail Vs e-commerce: trends 2020 per ottimizzare le vendite on line e internazionalizzare l’impresa
L’evoluzione del mercato, l’introduzione di nuove tecniche di marketing e il cambiamento nei comportamenti d’acquisto dei consumatori, impongono un adeguamento delle modalità operative all’interno delle aziende.
Molto spesso si assiste ad una fusione delle due modalità di vendita – vendite on line e off line – in cui le nuove tecnologie del mondo e-commerce diventano parte integrante del retail tradizionale, cambiandone la struttura e creando un nuovo concept dell’idea di negozio.
Un’idea di digitale integrato nel negozio fisico è riscontrabile in app e siti web tramite cui i consumatori acquistano: ordini da ristoranti, consegna della spesa direttamente a casa, acquisto da app o sito con ritiro della merce in negozio. Abbiamo così la nascita del net-retail.
Cosa si intende per retail?
Il termine retail identifica un negozio specializzato nella vendita al dettaglio.
Secondo il Report sull’e-commerce di Casaleggio Associati, le vendite on line hanno generato un fatturato pari a 41,5 miliardi di euro, registrando un +18% rispetto al 2017.
Il commercio on line si reinventa di continuo perché i consumatori si aspettano che lo shopping diventi un’esperienza unica.
Il futuro del commercio diventa sempre più digitalizzato e personalizzato.
Quali sono i maggiori trend dell’e-commerce per il 2020?
- Realtà aumentata: riuscire a presentare un prodotto in maniera dettagliata ti consente di raggiungere anche i clienti più esigenti e riduce il tasso di restituzione della merce acquistata. Un cliente può così provare digitalmente se un mobile, ad esempio, si integra bene all’interno di uffici, appartamenti.
- Intelligenza artificiale: avatar 3D personalizzati, consulenti di moda virtuali. Amazon nel 2017 ha creato Echo Look negli USA: un assistente di moda virtuale fornisce consigli sull’abbigliamento basandosi su algoritmi e suggerimenti di uno stilista. L’intelligenza artificiale non influenza solo il comportamento d’acquisto, ma anche come sono raccolti e strutturati i dati.
- Social shopping: scorrere nel feed dei social e trovare post sui prodotti, contenenti informazioni quali prezzo, descrizione, collegamento al negozio rende più veloce l’esperienza d’acquisto. Del resto basti pensare a quanto tempo trascorrono gli utenti sui social durante la giornata.
- Voice commerce: la tecnologia vocale integrata in una strategia di marketing rende più semplice le attività di ricerca on line: viene fornito un risultato che risponde nel modo più specifico possibile alla ricerca dell’utente.
- Vendita in abbonamento: le vendite sono calcolate con più precisione, i tassi di abbandono sono ridotti. La formula di vendita in abbonamento è adatta maggiormente a prodotti appartenenti al settore alimentare, casalinghi, cosmetici.
- Mobile app: Le app possono risultare più incisive di e-mail e sms. Le notifiche, ad esempio, riescono a spingere e ricordare maggiormente promozioni, vendite a tempo; inoltre aiutano la personalizzazione e forniscono importanti dati per il CRM.
Vendita Omnichannel: cosa si aspetta il cliente?
Cercare un prodotto da un dispositivo e poi acquistarlo da un altro; cercare un prodotto on line ed acquistarlo poi in negozio, o viceversa.
Questa modalità di acquisto è assolutamente normale. Bisogna quindi sfruttare la varietà di canali per poter ampliare le vendite e raggiungere qualsiasi utente.
L’evoluzione delle nuove tecnologie digitali e delle nuove modalità di acquisto implica l’affermazione di una crescente necessità nel fruire contenuti e servizi di un sito web attraverso il dispositivo che più risulta adattarsi alle esigenze del consumatore.
Parliamo quindi di mobile friendly e design responsive: accesso all’informazione e all’acquisto da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
Quali sono le strategie per vendere all’estero?
Vendere prodotti e servizi all’estero presenta numerosi vantaggi per la tua impresa, ma per vendere in modo efficace bisogna adattare la propria strategia al Paese scelto.
Puoi farlo sia attraverso marketplace, quali ad esempio ebay, amazon, sia da un sito proprietario che avrai ottimizzato e tradotto per il Paese in cui intendi espandere le tue vendite.
L’e-commerce internazionale rappresenta una reale opportunità per i venditori. Ormai è possibile vendere qualsiasi prodotto in qualsiasi parte del mondo. Per sviluppare la tua attività on line all’estero è necessario considerare questi tre aspetti:
– armonizzare le pagine web in base a usi e costumi locali;
– scegliere soluzioni di pagamento internazionali, quindi adattarli alla valuta locale;
– adottare soluzioni internazionali ad hoc per quanto riguarda le spedizioni e il servizio post- vendita.
Vendere all’estero nel 2020: come conquistare il mercato delle vendite on line
Tutto è social, tutto è smart. Non solo il modo di vendere, ma anche il modo di fare business. La risposta all’evoluzione è “adeguarsi!”.
Come farlo? Sfruttando ogni opportunità di crescita, a livello nazionale ed internazionale, anticipando la concorrenza.
Cresce il numero di aziende che vende all’estero, perchè sempre più si comprende l’importanza dell’internazionalizzazione.
Investire in modo mirato ti permette di raggiungere obiettivi prefissati e conquistare risultati attesi.
Una volta messo in piedi il tuo negozio on line, sei pronto, certo, ma sai che se superi determinate soglie di fatturato annue devi nominare un rappresentante fiscale?
Ad esempio, la soglia massima In Austria, Belgio, Francia, Spagna è 35.000,00 euro; in Germania è 100.000,00 euro.
Prima di effettuare operazioni imponibili IVA in un Paese diverso da quello in cui risiedi, è necessario nominare il rappresentante fiscale. Non rischiare problemi legali, burocratici, fiscali.
Approfondisci con il nostro team le modalità e le condizioni per la nomina del rappresentante fiscale.