Trasporto merci pericolose: obbligo attestato distacco autisti
La procedura per la dichiarazione di distacco autisti cambia nel 2022.
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Sempre più rilevanti ai fini di sicurezza e salvaguardia delle persone e dell’ambiente le norme in merito al trasporto merci pericolose. Le merci pericolose sono definite tali quando sono in grado di provocare danni a causa delle loro caratteristiche chimico-fisiche, tanto da essere classificate in base a classi di pericolo, stabilite nell’ “Accordo Europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada” – ADR.
Accord Dangerouses Route: cos’è
L’ ADR è un accordo firmato a Ginevra nel 1947, ratificato in Italia con la legge n. 1839 del 12 agosto 1962.
Regolamenta la classificazione delle merci pericolose in merito al trasporto su strada, le norme che ne determinano la pericolosità, le condizioni e le caratteristiche d’imballaggio delle merci, le modalità costruttive di cisterne e veicoli, requisiti dei mezzi di trasporto, tra cui i documenti necessari.
I Paesi contraenti sono 45. Fino al 1 gennaio 1997 in Italia erano presenti norme interne per i trasporti nazionali e l’ADR solo per i trasporti internazionali, finché questo accordo non è diventato obbligatorio per entrambe le tipologie di trasporti, allo scopo di realizzare un mercato unico in Europa.
Classi di pericolo merci pericolose autotrasporto
L’ADR classifica le merci in 9 classi pericolose, stabilendo quale pericolo comporta ogni materia. Gruppi di materie pericolose, con caratteristiche simili di pericolosità, sono identificate con un numero ONU, univoco in tutti i Paesi del Mondo.
Le etichette di pericolo, a forma di losanga, sono applicate sul veicolo o sull’imballaggio, così da fare in modo che vi sia un’identificazione immediata del tipo di pericolo.
I pannelli di pericolo, invece, sono di due tipi: pannello di segnalazione, di colore arancione, rettangolare, senza alcuna indicazione, il cui scopo è segnalare la presenza di sostanze pericolose; pannello di identificazione pericolo, dello stesso colore, riporta nella metà inferiore un numero di quattro cifre identificativo del materiale trasportato, in base alla tabella ADR e nella metà superiore un numero di 2 o 3 cifre – numero Kemler – che indica la natura ed il livello di pericolo.
Trasporto merci pericolose: obblighi e formazione
Speditore, trasportatore, destinatario, caricatore, imballatore, riempitore, gestore di contenitore o cisterna mobile, scaricatore: tutte queste figure che nella fase di carico-trasporto-scarico hanno a che fare con le merci pericolose, devono obbligatoriamente essere formati in merito ad esigenze e responsabilità che il ruolo comporta.
Periodicamente bisogna seguire corsi di aggiornamento sulla formazione, per stare al passo con i cambiamenti presenti nella regolamentazione.
Tutte le imprese che effettuano operazioni inerenti merci pericolose hanno l’obbligo di nominare un consulente ADR, il quale avrà il compito di verificare l’osservanza delle disposizioni in materia di trasporto, imballaggi, formazione degli addetti; consigliare l’impresa nelle operazioni relative al trasporto di merci pericolose; redigere una relazione annuale su quantitativo, genere di merce, modalità e tipologia di trasporto – da conservare per 5 anni – destinata alla direzione dell’impresa o all’autorità pubblica, se richiesta.
La funzione di consulente può essere svolta da legale rappresentante, personale interno o esterno all’azienda.
Esenzioni al trasporto di merci pericolose: quando si applicano?
Le esenzioni per trasporto merci pericolose sono relative a: natura dell’operazione di trasporto e quantità delle merci trasportate. Ciò vuol dire che nei seguenti casi non sono applicate le disposizioni dell’ADR.
Natura dell’operazione di trasporto
Trasporto merci pericolose effettuato da privati, destinato a vendite al dettaglio o uso domestico, ricreativo, sportivo, personale, a condizione che gli imballaggi non permettano fuoriuscite/perdite di materiale. Merci pericolose in GIR – grandi recipienti per trasporto alla rinfusa – , cisterne o grandi imballaggi non sono considerati come vendita al dettaglio; trasporto di macchinari e dispositivi, non specificati nell’ADR, contenenti merci pericolose al loro interno o nei circuiti di funzionamento; trasporti di servizi di emergenza, salvataggio vita, protezione ambientale; gas contenuti nei serbatoi dei veicoli, o per il loro funzionamento; serbatoi a pressione fissi, vuoti non ripuliti, chiusi ermeticamente; gas contenuti in bevande o derrate alimentari.
Quantità delle merci trasportate
Nel caso di trasporto di quantità limitata – non superiore ai cosiddetti “1000 punti” – è necessario solo informare il trasportatore della massa lorda totale delle merci pericolose confezionate, che verranno consegnate al carico. Tale informazione và inserita nel DDT – Documento di Trasporto – o comunicata in modo tracciabile, via fax, posta elettronica.
Distacco autisti trasporto merci pericolose
I veicoli che trasportano merci pericolose devono possedere un certificato di approvazione, che attesti la conformità del veicolo, tra cui la presenza di dispositivi antincendio, di frenatura, limitatore di velocità. A bordo non deve mancare la scheda di sicurezza, con le istruzioni per le precauzioni da adottare in caso di perdita del carico o incidente, redatto in più lingue, comprensibile da tutti i membri dell’equipaggio. Inoltre, la merce dovrà essere accompagnata dal documento di trasporto, il quale identifica i soggetti coinvolti nel trasporto e la natura del pericolo della merce.
Gli autisti devono essere in possesso del patentino ADR, che ha validità 5 anni.
Gli autotrasportatori di merci pericolose hanno gli stessi obblighi degli autisti di altro tipo di materiale. Quando il trasporto merci è presso altro Paese UE, in cui il lavoratore viene distaccato, vi è l’obbligo dell’attestato di distacco transnazionale, il quale certifica che il lavoratore è assicurato ai fini previdenziali nel Paese dell’azienda distaccante e che è autorizzato dall’impresa a lavorare temporaneamente in altro Paese UE.
In Tecno Vat ti aiutiamo a gestire la richiesta di distacco e l’inoltro dei documenti, così che tu possa lavorare in serenità in altro Paese dell’Unione Europea, senza incorrere in sanzioni sia per non aver comunicato in tempo al Ministero del Lavoro il distacco autisti, sia per non aver inviato la copia necessaria del certificato attestante le informazioni relative al lavoratore distaccato.