Rappresentante fiscale in Francia: quando e come nominarlo
Gli obblighi fiscali per le tue operazioni commerciali oltre confine.
Le aziende che intendono espandere il proprio business in Francia devono, necessariamente, conoscere le disposizioni normative vigenti nel territorio francese in materia di iva e di fiscalità estera. Una conoscenza che consente di proteggere i propri affari e di evitare di incorrere in provvedimenti sanzionatori.
Ecco, dunque, alcuni dettagli per meglio comprendere quando e come provvedere alla nomina di un rappresentante fiscale in Francia.
Il rappresentante fiscale in Francia
Il rappresentante fiscale è una figura professionale dotata di personalità giuridica, la cui nomina diventa necessaria quando un’azienda estera intende compiere operazioni commerciali nel territorio francese.
Il rappresentante fiscale residente in Francia consente alla società di adempiere a tutti gli obblighi previsti dalla normativa francese per “società non residenti”, ossia: identificarsi ai fini fiscali in Francia, dichiarare le operazioni compiute e versare la TVA, la tax sur la valeur ajountée, dunque l’Iva.
L’azienda o la società che intende compiere operazioni fiscali imponibili ai fini Iva in Francia deve però fare attenzione a due aspetti fondamentali: tipologia dell’operazione e natura del cliente. Dall’una o dall’altra tipologia o soggetto dipende il rispetto del corrispettivo meccanismo normativo previsto dalla legislazione francese.
Infatti, a seguito della Direttiva Europea del 2000 e grazie all’introduzione di nuovi meccanismi fiscali, la nomina del rappresentante fiscale non è più sempre obbligatoria.
Quando è obbligatorio nominare il rappresentante fiscale in Francia?
La nomina di questa figura è obbligatoria quando la società o l’azienda estera presenta una sede stabile fuori dal territorio francese e intende compiere operazioni commerciali imponibili ai fini Iva.
L’identificazione fiscale in Francia è obbligatoria nei seguenti casi:
- Compimento di un’operazione di import o di export
- Stoccaggio di beni o consignement stock (merce in conto deposito)
- Acquisti intracomunitari in suolo francese
- Superamento della soglia nazionale di 35.000 € stabilita per la vendita a distanza a privati francesi
Con la nomina di un rappresentante fiscale l’azienda richiedente acquisisce, entro tre/quattro settimane dalla registrazione, un numero di partita Iva francese caratterizzato dalla sigla FR e da 11 caratteri.
Adempimenti Iva francesi
Diversamente dall’Italia, la dichiarazione Iva in Francia deve essere effettuata con cadenza mensile, entro il giorno 19 del mese successivo alle operazioni imponibili. Se il valore complessivo delle operazioni commerciali effettuate non supera i 4.000 € la dichiarazione iva può avvenire anche con cadenza trimestrale.
La mancata dichiarazione Iva implica il pagamento di sanzioni pari al 10% dell’importo dell’Iva dovuta.
Le Direttive Comunitarie 65/2000/CE e 11/2006/CE hanno posto le basi per la semplificazione delle procedure di riscossione dell’Iva nei diversi paesi membri.
Anche in Francia, dunque, è possibile dichiarare l’iva attraverso due differenti meccanismi:
- Fatturazione dei soggetti passivi d’imposta attraverso il meccanismo del Reverse Charge (Autoliquidation)
- Identificazione diretta presso i Servizi Fiscali o attraverso la nomina di un mandatario o rappresentante fiscale
Il Reverse Charge nasce dall’intento di contrastare l’evasione fiscale; si tratta di un meccanismo contabile che consente al venditore di emettere fatture senza Iva per l’acquisto di beni o prestazioni di servizi e di trasferirle all’acquirente. Quest’ultimo, ricevute le fatture e al fine di annotare l’acquisto, effettua la registrazione di due scritture contabili: una per l’acquisto e una per l’autofattura. Sarà, dunque, il destinatario dell’operazione a corrispondere l’Iva allo Stato.
Tuttavia, l’iva versata per le operazioni commerciali compiute in Francia può essere recuperata attraverso un’istanza di rimborso iva solo in presenza di un rappresentante fiscale o di una stabile organizzazione.
Come nominare un rappresentante fiscale In Francia
La nomina di un rappresentante fiscale richiede la presenza di un atto pubblico, ossia una scrittura nella quale vengono indicate le volontà della società nominatrice e le generalità del rappresentante nominato.
Tecno Vat mette a tua disposizione consulenti madrelingua esperti in fiscalità internazionale sia per soddisfare tuoi eventuali dubbi e curiosità sia per procedere all’identificazione diretta o alla nomina di un rappresentante fiscale in Francia.
In Francia sì, ma con Tecno Vat.