Il CBAM mira a contrastare il dumping ambientale e la rilocalizzazione delle produzioni ad alta intensità di carbonio in Paesi dove non vigono politiche di decarbonizzazione.
Gli obblighi collegati a questo meccanismo interessano, al momento, chi importa prodotti inclusi nei codici di nomenclatura combinata elencati nell’allegato I del Regolamento Ue 2023/956. In particolare, chi importa:
- prodotti in ghisa, ferro, acciaio, alluminio;
- cemento e prodotti in cemento;
- fertilizzanti minerali e chimici;
- energia elettrica e idrogeno.
Presto, gli oneri connessi al CBAM interesseranno più attività commerciali extraeuropee, le stesse che in Europa sono coinvolte nell’Emissions Trading System (ETS).