Gestione imballaggi: come versare il contributo ambientale in Europa e procedere al rimborso CONAI
La Direttiva 94/62/CE definisce le disposizioni sulla gestione degli imballaggi e dei rifiuti d’imballaggio; punta a prevenire e ridurre l’impatto ambientale che questi generano. Ogni Stato membro ha adottato un suo modello di gestione imballaggi, soprattutto per quanto riguarda l’esportazione dei propri prodotti. Vediamo come versare il contributo ambientale in Europa e come procedere al rimborso CONAI.
Gestione imballaggi: quali misure adottare
I Paesi Ue devono immettere sul mercato degli imballaggi che soddisfano i requisiti principali indicati nella Direttiva 94/62/CE:
- il peso e il volume dell’imballaggio devono essere limitati ma senza venir meno ai livelli di sicurezza, igiene e accettabilità per il prodotto imballato e per il consumatore;
- la presenza di sostanze pericolose all’interno dei materiali da imballaggio deve essere ridotta al minimo;
- l’imballaggio deve essere concepito come riutilizzabile o recuperabile.
Ogni Stato membro deve adottare delle misure con cui raggiungere gli obiettivi di riciclaggio nella gestione imballaggi previsti per il 2025 e il 2030, che variano in base al materiale. In linea generale i rifiuti di imballaggio saranno riciclati secondo questi due propositi:
- entro il 31 dicembre 2025 il 65% in peso;
- entro il 31 dicembre 2030 almeno il 70% in peso.
Responsabilità estesa del produttore: cos’è
La responsabilità estesa del produttore rappresenta un pilastro per gli obiettivi di economia circolare perseguiti dall’Ue: prolungare la vita dei prodotti mediante il riutilizzo o la riparazione e farli tornare in vita attraverso il riciclaggio.
Il regime di responsabilità estesa del produttore è un sistema che intende ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’imballaggio; attribuisce al produttore la responsabilità finanziaria o finanziaria e operativa della gestione della fase del ciclo di vita in cui l’imballaggio diventa rifiuto, le operazioni di raccolta differenziata e di trattamento.
Esportazione imballaggi: gli adempimenti da rispettare
Le aziende che si occupano di esportazione imballaggi all’estero devono rispettare alcuni adempimenti:
- iscrizione al sistema nazionale (es. CONAI) o presso un un’organizzazione accreditata;
- presentazione della dichiarazione annuale put to market;
- versamento del contributo ambientale.
Alcune organizzazioni utilizzano nel proprio Paese il marchio protetto e registrato Punto Verde (Green Dot).
L’esportazione imballaggi consente alle imprese di stipulare un accordo volontario di licenza per l’utilizzo dell’etichetta Green Dot.
Il marchio rappresenta un simbolo di partecipazione e finanziamento dell’imballaggio al rispettivo sistema di gestione degli imballaggi, che non identifica però la riciclabilità del rifiuto.
Contributo Ambientale in Europa: come versarlo
Ai fini del riciclo e del recupero dei rifiuti di imballaggio urbani, commerciali e industriali i produttori e gli importatori devono aderire ad una delle organizzazioni presenti nel proprio Paese per il pagamento del contributo ambientale.
Il contributo ambientale in Europa copre le spese sostenute per la raccolta, il riciclo e il recupero dei materiali di imballaggio, più eventuali profitti nel caso di organizzazioni con fini di lucro. Vediamo come versare il contributo ambientale in alcuni Paesi membri Ue:
- Malta: è necessario aderire ad una delle organizzazioni accreditate (es. Greenpak o Green MT Ltd), per il pagamento di una tariffa pubblica, anche se diversificata tra i vari sistemi presenti;
- Polonia: le organizzazioni accreditate sono 15 (es. Rekopol o Interseroh). L’adesione ad una di esse comporta il pagamento di un contributo se si tratta di un sistema no profit o di una tariffa se invece ci si affida ad un sistema profit;
- Repubblica Ceca: per i rifiuti di imballaggio urbani è necessario aderire a Ekokom; per i rifiuti di imballaggio commerciali e industriali bisogna avvalersi di operatori privati;
- Romania: vi sono 16 organizzazioni accreditate (es. Ecorom Embalaje) tra cui optare per il pagamento di un contributo in caso di sistema no profit o di una tariffa in caso di sistema profit. Ecorom Embalaje è l’unico licenziatario in Romania del marchio registrato Green Dot, il cui uso è obbligatorio;
- Ungheria: i produttori e gli importatori di merce imballata devono sostenere il NHKV (Waste management and Asset management) la cui assistenza è garantita dal sistema Okopannon.
Rimborso CONAI su esportazioni e iscrizione consorzio estero: richiedi il nostro supporto
I produttori e gli utilizzatori di imballaggi e rifiuti di imballaggio sono obbligati ad aderire al CONAI il cui livello contributivo è legato all’impatto ambientale.
Il contributo ambientale CONAI è versato per tutti gli imballaggi che concludono il loro ciclo di vita in Italia.
La tua azienda esporta imballaggi in Europa?
Gli imballaggi e i rifiuti di imballaggi esportati escono dalle competenze CONAI, in quanto sono gestiti all’estero.
Con Tecno VAT hai la possibilità di recuperare il contributo CONAI su esportazioni versato in Italia; inoltre individuiamo il sistema estero a cui rivolgerti per la gestione imballaggi, ti supportiamo nella compilazione della dichiarazione put to market e nella corretta gestione dell’etichetta Green Dot.
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